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Un Defibrillatore DAE nei Condomini: Serve Davvero?

 

Fino ad oggi, l’obbligo della presenza dei defibrillatori era stato introdotto dal Decreto Balduzzi, la legge, entrata in vigore il 1° luglio 2017, che ha imposto la presenza dei DAE in tutti gli impianti sportivi in cui si pratichi attività fisica ad elevato impegno cardiocircolatorio. Tale obbligo, ormai è risaputo, non riguarda solamente le associazioni sportive professionistiche, ma anche quelle dilettantistiche (ASD).

Lo scorso 29 settembre 2017, è stata presentata alla Camera una nuova proposta di Legge, sulla scia del decreto Balduzzi: una proposta per cardio-proteggere i condomini (con più di 10 unità abitative) dotandoli di un Defibrillatore DAE e assicurando la presenza di persone debitamente formate. La proposta è stata presentata dal deputato Filippo Gallinella, del M5S. Con l’attuale governo giallo-verde, è facile pensare che la proposta possa convertirsi in obbligo di legge.

Ma perché è essenziale avere un Defibrillatore nel proprio Condominio? Vediamo…

 

  • I dati sull’Arresto Cardiaco: Chi è a Rischio, Quando e Dove

In Italia, le vittime di arresto cardiaco, ogni anno, sono circa 70.000. Nella stragrande maggioranza dei casi, il decesso avviene lontano dalle strutture sanitarie ed ospedaliere, in casa, al lavoro e nei luoghi pubblici. Un recentissimo studio Eurostat, sul territorio Europeo, rivela che 1 persona su 3 muore per cause evitabili, quando questa è colpita da Arresto Cardiaco e non viene soccorsa adeguatamente.

A differenza di quanto si pensi, a rischio di arresto cardiaco NON sono SOLO le persone con problemi di cardiopatia, colesterolo alto, ipertensione, sovrappeso e obesità, ecc., MA ANCHE quelle che – apparentemente – godono di ottima salute, fanno attività fisica, sono giovani, attive e sane (si capisce perché, infatti, tutte le Associazioni Sportive, professionistiche e dilettantistiche, sono OBBLIGATE per legge a dotarsi di Defibrillatore e Personale Formato).

 

  • Perché è Essenziale avere un Defibrillatore DAE a portata di mano?

Come già noto, le possibilità di vita di una persona colpita da arresto cardiaco diminuiscono molto rapidamente dal momento dell’attacco (ogni minuto, diminuiscono del 10%). Se il soccorso non avviene precocemente, quindi prima dell’arrivo del 118, con l’aiuto di un Defibrillatore DAE e mediante una corretta RCP (manovre di Rianimazione Cardiopolmonare Precoce, o massaggio cardiaco), passati 5-6 minuti dall’inizio della defibrillazione, le speranze di vita della persona colpita sono praticamente nulle.

In media, il 118 non riesce ad arrivare sul post prima di 8 minuti, quando le speranze di vita della persona colpita non superano il 20%.

Per questo alcune regioni e città italiane hanno avviato campagne di sensibilizzazione alla cardioprotezione nei propri territori, dotando i luoghi pubblici (dove l’obbligo non vige) di un defibrillatore DAE. Oltre a questo, moltissimi comuni in Italia promuovono corsi di formazione per le manovre BLDS e per un corretto uso del defibrillatore.

 

  • Quando si potrà avere un DAE nei condomini?

Fortunatamente, la diffusione della cardioprotezione nel nostro Paese sta facendo passi da gigante: da settembre 2018, partirà in tutte le scuole d’Italia (dalle elementari alle superiori) un progetto educativo obbligatorio per insegnare agli alunni come gestire l’emergenza in caso di arresto cardiaco di una persona vicina: dalla chiamata al 118 al massaggio cardiaco, dall’uso del defibrillatore, alla respirazione artificiale.

La proposta di Legge del Deputato Gallinella segue la scia degli studi scientifici, dei dati statistici e delle iniziative per la cardioprotezione intraprese finora, ipotizzando la dotazione di un defibrillatore per ogni condominio con più di 10 famiglie.

 

Ecco cosa prevede la proposta di legge:

  • Agevolazioni fiscali, pari a una detrazione del 50% del costo di acquisto del defibrillatore, per i condomini che decidano di dotarsi di un DAE.
  • Documentazione che attesti la partecipazione di almeno un residente ogni dieci del condomino, di età non inferiore a 16 anni, a un corso BLS-D.
  • Modifica alla tabella A, parte II, allegata al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, con lo scopo di ridurre dal 22% al 4% l’aliquota dell’IVA sui DAE, equiparandoli agli altri dispositivi medici elencati nella stessa tabella A (art. 4).
  • Campagna di sensibilizzazione sulla legge e sull’importanza del primo soccorso in emergenza da parte del Ministero della salute, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze (art. 5).

 

La dotazione di Defibrillatore DAE e la presenza di personale debitamente formato è già un obbligo di legge per tutte le Associazioni Sportive, sia Professionistiche che Dilettantistiche (eccetto quelle le cui attività svolte prevedono un ridotto impegno cardiocircolatorio, es. bocce, giochi di tiro, golf, biliardo e simili). La violazione dell’obbligo da parte delle ASP e delle ASD comporta sanzioni e pene gravissime (come la chiusura dell’attività e l’accusa di omicidio colposo in caso di decesso di persona colpita da ACI).

Per le ASD che non sono ancora in regola (la scadenza per uniformarsi alla legge 189, dell’8/11/2012, era lo scorso 30 giugno 2017), NON vi sono agevolazioni fiscali per l’acquisto del DAE, solo offerte limitate per acquisti online e rateizzazione del pagamento.

Al contrario, per le Imprese, le Aziende e le Partite Iva (eccetto regime dei minimi) non soggette all’obbligo, oltre all’Offerta Bonus – disponibile compilando QUESTO MODULO – sono disponibili incentivi all’acquisto del Defibrillatore DAE grazie agli sconti sulle imposte, come il Super Ammortamento del 130% sulla Dichiarazione dei Redditi del 2018 e la Riduzione del Tasso di Premio INAIL.

 

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